Storie che fanno spazio, rubriche che accompagnano

Ti presento le cinque rubriche della mia newsletter

Ogni mese, quando scrivo la newsletter, immagino di aprire una porta. Non una porta qualsiasi, ma quella di una stanza luminosa, con una grande finestra sul futuro e un tavolo dove si condividono storie, riflessioni, strumenti. A questo tavolo sei invitat* anche tu.

Questa stanza ora si allarga e si fa casa.
Nelle newsletter, troverai cinque rubriche che ho pensato come luoghi abitati, ciascuno con la propria voce e la propria funzione. Non sono categorie. Sono tracce.
Mappe per orientarsi, spazi per fermarsi, ripartire, cambiare direzione.
Sono, in fondo, il cuore del mio lavoro.

Le racconto brevemente anche qui, ma senza numerarle. Perché le potrai attraversare nell’ordine che preferisci. Oppure lasciarti trovare.

Non saranno presenti tutte ogni mese, ma si alterneranno per offrire spunti sempre nuovi. Alcuni articoli e temi trattati in ogni rubrica compariranno successivamente anche nel Blog, come le interviste, quelli che offrono strumenti pratici o di approfondimento saranno riservati a coloro che si sono iscritt* alla newsletter.

Il coraggio di fare spazio

Ogni impresa nasce da un gesto iniziale: fare spazio. Togliere il superfluo, disubbidire alle regole del “si è sempre fatto così”, mettere in dubbio la strada fin qui percorsa e trovarne di nuove, o inventarle se non esistono.
In questa rubrica raccolgo storie di imprenditrici, professioniste e team che hanno trasformato il proprio modo di lavorare, spesso partendo da una dimensione personale che si è trasformata in un progetto d’impresa. Le spinte possono essere diverse: la propria storia, l’infanzia, un mentore, il tempo, la soddisfazione, lo spazio, l’equilibrio, il desiderio di impatto.
Il cambiamento, qui, non è una parola astratta. È un’azione. È una scelta. È una storia che può ispirare la tua e da cui possiamo imparare qualcosa.

Il viaggio e le trasformazioni

C’è chi parte per ritrovarsi, chi per perdersi, chi per conoscere. E poi c’è chi, come me, non ha mai davvero smesso di viaggiare.
In questa rubrica parliamo del viaggio come metafora dell’esistenza: delle soglie, delle tappe, delle parole che accompagnano i passaggi.
Parleremo del viaggio dell’eroina, dei ritorni, dei nuovi inizi. A volte racconterò anche viaggi reali, ritiri autobiografici, luoghi dell’anima.
È una rubrica per chi si sente sempre in viaggio, dentro e fuori di sé.
Per chi cerca senso nei propri spaesamenti. Per chi abita il mondo con le domande.

Purpose e Imprese generative

Cosa succede quando un’impresa si chiede: “Perché esisto, oltre il profitto?”
Succede che può nascere qualcosa di generativo: una nuova visione, un modo diverso di lavorare, una leadership più consapevole.
In questo spazio parliamo di purpose, impatto, sostenibilità, futuro. Ma lo facciamo con i piedi per terra e la testa nel tempo lungo: tra letture, esempi, strumenti e una domanda di fondo che guida tutto il mio lavoro con le imprese:
Cosa possiamo costruire, insieme, che lasci traccia?

TRAME e TALA: il mio metodo

Da anni sperimento, studio, ascolto. E da questo ascolto è nato un metodo per accompagnare imprenditrici e professioniste a ritrovare il senso del proprio percorso e trasformarlo in impatto, direzione e purpose.

TRAME è il primo passo: un laboratorio per ricucire il filo della propria storia e riscoprire la coerenza tra ciò che siamo e ciò che facciamo.
TALA è il passo successivo: un percorso per trasformare quella storia in scelte professionali consapevoli, leadership generativa e visione strategica.

In questa rubrica racconto il dietro le quinte del metodo.
Le domande che lo muovono.
Gli strumenti che lo rendono concreto.
I casi reali, i fallimenti, le intuizioni.

È lo spazio più tecnico, ma anche il più generoso: perché è qui che ti spiego, passo dopo passo, come questo metodo può funzionare anche per te.

Raccontarsi e scrivere di sé

Scrivere di sé non è solo un modo per conoscersi.
È un gesto che può cambiare il nostro sguardo, il nostro lavoro, il nostro mondo.

Ma perché scrivere, e non semplicemente raccontarsi?
Perché scrivendo si rallenta, si ascolta meglio, si mette a fuoco.
Perché scrivere mette ordine in ciò che a volte nella mente è confuso.
Perché scrivendo siamo obbligate a trovare e scegliere le parole,
scartare quelle che non ci rappresentano pienamente,
e a tenere quelle che risuonano davvero.
E soprattutto, perché scrivere è prendere un impegno con sé stesse:
è restare un po’ più a lungo su ciò che conta,
è riconoscere un senso, una direzione, un desiderio.

Questa rubrica è dedicata alla scrittura autobiografica come atto di consapevolezza e come strategia trasformativa, personale e professionale.

Parleremo di come funziona la memoria, di come si crea – o si perde – un ricordo, di perché alcune emozioni chiedono di essere scritte e di come questo possa trasformare anche il modo in cui lavoriamo, scegliamo, comunichiamo.

Troverai esercizi, spunti, domande che ti accompagneranno nel percorso. 
E impareremo insieme a distinguere tra luoghi segreti e luoghi condivisi, tra storie da custodire e storie da liberare.

Perché tutto questo?

Perché credo che la narrazione sia un gesto politico e poetico insieme.
Perché ho vissuto sulla mia pelle cosa significa fermarsi, scrivere, e da lì ripartire.
Perché so che le parole giuste, al momento giusto, possono accendere visioni.

E perché, se sei qui, forse anche tu senti che la tua storia può dire di più.

Se vuoi ricevere ogni mese una selezione di questi contenuti – con anteprime, strumenti scaricabili, esercizi e e-book – puoi iscriverti alla mia newsletter.
È gratuita. È pensata con cura.
È un piccolo spazio per respirare, riflettere e orientarsi nel tempo che stiamo vivendo.

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Ti aspetto
Donatella

2 commenti su “Storie che fanno spazio, rubriche che accompagnano”

  1. Davvero bello, Donatella.
    Il modo in cui presenti le rubriche è chiaro e coinvolgente, e la metafora della stanza aperta fa sentire il lettore subito accolto.
    Trasmetti passione, competenza e un’attenzione sincera a chi ti legge: viene voglia di far parte di questo percorso.

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