Seconda navigazione: ogni storia è un viaggio, fisico o immaginario
C’è chi scrive per capirsi, chi per consolarsi, chi perchè non può farne a meno… Accade anche, spesso, che tra chi scrive ci siano affinità e punti d’incontro anche se si parte da motivazioni e inclinazioni molto diverse. Questa breve recensione del mio libro “Seconda navigazione” scritta da Paolo Regina, anche lui scrittore per passione, mi ha emozionata e voglio condividerla con tutti voi.
Ogni romanzo racconta una storia ed ogni storia è un viaggio, fisico o immaginario.
Un viaggio è anche questo libro in cui Donatella Moica, l’autrice, ci prende per mano e ci conduce alla scoperta di un mondo profondo e ricco di colori, come un fondale marino.
Potremmo definirlo un romanzo di “istruzione sentimentale” in cui la vicenda si snoda attorno ad alcuni personaggi ben costruiti, veri, commoventi, ciascuno con un passato da raccontare e una vita ancora da comprendere a pieno, in una vicenda che si intreccia, sorprende e si svela col progredire del romanzo.
La narrazione scorre fluida, sensuale, misteriosa, nell’incombente cornice del mare, sempre presente, fisicamente o simbolicamente. Un mare che per Donatella è uno stato della mente, più che un luogo preciso.
“Seconda navigazione” non è solo un termine preso in prestito dal linguaggio marinaresco, è anche una metafora della vita dei tre personaggi principali del romanzo, Alice, Carmen e Sasha, ciascuno dei quali, per un motivo o per l’altro, alla ricerca di una seconda possibilità, di un diverso modo di riprendere il largo.
Leggere il libro di Donatella Moica è un tutt’uno con ascoltarne la colonna sonora, implicita, soggettiva per ciascuno di noi, ma imprescindibile. E’ una vicenda che non può fare a meno della musica, sia per la storia personale dei protagonisti, sia perchè costruita con la tecnica musicale del “contrappunto”. E leggendola sembra quasi di sentirla, quella musica.
Una bellissima vicenda, col sapore della vita vera, scritta dal grande cuore di una donna.
“Seconda navigazione” è un romanzo che lascia il segno. Imperdibile e commovente.
Paolo Regina