Laboratori di scrittura autobiografica
La scrittura autobiografica è una forma di riparazione.
La scrittura autobiografica è una tipologia di scrittura di sé che si può definire come la costruzione narrativa che una persona sviluppa sulle vicende del proprio passato (ma che riguarda anche il presente e il futuro) e nella quale il narratore e il protagonista coincidono. È una costruzione longitudinale del sé che tiene conto delle trasformazioni identitarie verificatesi nel tempo: il soggetto narrante diventa il personaggio del suo racconto, il protagonista definisce i confini della propria storia.
Durante i laboratori si utilizza lo strumento della scrittura autobiografica per costruire una nuova narrazione che aiuti a rileggere il passato da un’altra prospettiva e apra al futuro in modo nuovo. Non serve essere un scrittore o avere la passione della scrittura per partecipare, serve solo aver voglia di ripercorrere la propria storia per rendersi conto che è questa a renderci uniche e unici. Da quella storia si parte per risignificare il proprio presente e il proprio futuro in ambito personale e professionale.
Duccio Demetrio, fondatore della Libera Università dell’Autobiografia, afferma:
“Quando ripensiamo a ciò che abbiamo vissuto, creiamo un altro da noi. Lo vediamo agire, sbagliare, amare, soffrire, godere, mentire, ammalarsi e gioire: ci sdoppiamo, ci bilochiamo, ci moltiplichiamo” .
La narrazione di sé, il racconto autobiografico, possono essere quindi considerati una potente modalità di cura, o meglio del prendersi cura di se stessi, in quanto narratore e protagonista coincidono, ma è come se non fossero la stessa persona. La scrittura autobiografica è capace di cambiare la rappresentazione dei fatti biografici, non i fatti in sé, che rimangono tali nella storia di vita della persona. Essa consente di ri-significare i vissuti grazie alla distanza che si viene a creare tra il sé narrato e il sé narrante: una “ bilocazione cognitiva “, usando sempre le parole di Demetrio, ossia la capacità di ognuno nella narrazione di dividersi senza perdersi:
“Per rientrare in se stessi, per rimettere in ordine le tessere scompigliate della sensazione di panico emergente, il rimedio è costituito dall’imparare, senza paura, a sdoppiarsi e moltiplicarsi. Soltanto nel momento in cui diventiamo capaci di questo proviamo l’emozione di rinascere, perché assistiamo alla nascita dei molti io che siamo stati, li seguiamo nei loro primi passi, li vediamo confondersi tra loro senza più continuità nei passaggi che hanno attraversato” . (Duccio Demetrio)
Vuoi partecipare a uno dei miei laboratori autobiografici? scrivimi.
Vuoi approfondire l’argomento? Leggi “Cos’è un laboratorio di scrittura autobiografica?”