8 marzo – festa della Donna
Ho pensato parecchio se scrivere o non scrivere qualcosa sulla festa della donna, su questo mitico 8 marzo.
Le parole si sprecano, le frasi, le citazioni pure… ma allora perché?
Perché in fondo parlare di donne è facile. Una ragione antichissima ha voluto che la donna fosse seconda all’uomo (Dio creò prima Adamo, poi per non lasciarlo solo creò anche Eva… che Adamo non sapesse vivere da solo?) ma di questo secondo posto la donna non si è mai accontentata. Ha faticato, lottato, sofferto per dimostrare di essere capace di fare quanto gli uomini purtroppo spesso scimmiottandoli e quindi perdendo proprio quelle qualità che la rendevano unica e preziosa. Così, troppo spesso ho visto donne agire come gli uomini (anzi peggio) e riservare trattamenti agli uomini che non si sarebbero mai augurate di ricevere. Poi ho visto anche donne educate a sopportare, a coprirsi e ad essere fiere di farlo perché “i gioielli si tengono nascosti” (ma quei gioielli a chi appartengono?). Ho visto anche donne vincere il Premio Nobel, guidare grandi aziende ed interi paesi con orgoglio e capacità.
E allora, oggi, per la festa della donna forse dovremmo augurarci, noi donne, di avere il diritto di essere noi stesse, di portare la gonna senza timore, di esprimere le nostre opinioni e venire ascoltate. Dovremmo batterci per poter avere i figli, quando li vogliamo, per poter avere delle leggi che ci consentano di scaricare le spese per una baby-sitter o una badante. Dovremmo avere scuole che preparino a queste professioni (fatte soprattutto da donne), perché non è facile lavorare con bambini ed anziani e, in quanto preparate, dovremmo poterle pagare adeguatamente. Dovremmo avere diritto di lasciare chi non amiamo o non ci rende felici senza timore di violenze o persecuzioni. Dovremmo, soprattutto, essere consapevoli che la nostra vera ricchezza sta proprio nell’essere donna con tutte le contraddizioni che comporta, che ci rendono uniche… ciascuna di noi, unica in modo diverso.
Sono le 17,00 ed ho pensato che potrei uscire un po’ prima dall’ufficio per comprare dei fiori a mia figlia. Si, dei fiori per la festa della donna perché lei è una giovane donna ma soprattutto perché possa veramente diventare una donna libera, libera di pensarla come vuole, di amare chi vuole, di vestirsi come vuole, di fare il lavoro che le pare, di fare o non fare figli, di non sentirsi mai discriminata, libera di essere felice…
Buona festa delle donne!